COMUNICATO STAMPA
UIKI: Condanniamo l’attacco alla Marcia per la Pace di Ankara!
Condanniamo fermamente il massacro avvenuto questa mattina ad Ankara. Oggi ad Ankara era in programma una manifestazione pacifica organizzata dai sindacati (KESK, DISK, TMMOB, TTB, SES) e dalle organizzazioni della società civile a favore della pace e la libertà.
Quando la gente, che si era radunata nella piazza della stazione centrale di Ankara, stava per iniziare a muoversi con il corteo sono esplose due bombe. La prima bomba è esplosa nello spezzone del corteo dell’HDP. Il bilancio è di 86 morti e più di 200 feriti, di cui molti in gravi condizioni, ed esiste un grande pericolo che il numero di morti possa aumentare.
Molti feriti sono ancora in attesa delle ambulanze per essere portati al’ospedale. Dopo le esplosioni è arrivata sul posto la polizia che invece di aiutare a soccorrere i feriti ha attaccato i superstiti con gas lacrimogeni e ha ostacolato i soccorsi.
Mentre i canali di informazione liberi lanciano appelli a donare urgentemente il sangue per i feriti gravi, la gente che si reca in ospedale viene cacciata via dalla croce rossa turca che afferma che non c’è bisogno di donazioni. Tutte le vittime di questo massacro sono martiri per la pace e per la libertà.
Questo è un attacco da parte di chi vuole la guerra. È un attacco contro la volontà espressa da tutti coloro che da ogni parte del paese si sono recati ad Ankara per chiedere la pace.
Il KCK aveva dichiarato che per rispondere alle richieste delle forze internazionali, contro le menzogne dell’AKP che usa questa guerra per impedire al popolo di esprimere la sua volontà nelle prossime elezioni del 1 novembre, e per garantirne la sicurezza e la trasparenza, domenica avrebbe dichiarato ufficialmente un nuovo cessate il fuoco.
I responsabili di questo attacco sono gli stessi del massacro del 5 giugno ad Amed (Diyarbakir), del 21 luglio a Pirsus (Suruç). Fanno parte di quella strategia dello stato turco che dal 24 luglio attacca la zona di difesa di Media a Qendil e tutte le città del Bakur massacrando la popolazione del Kurdistan.
La responsabilità di questo attacco è di coloro che hanno fermato il processo di pace per una soluzione della questione curda, di coloro che attaccano il popolo e le sue conquiste per la propria egemonia. Di coloro che vogliono la guerra. Qualunque sia il gruppo utilizzato come esecutore materiale di questo massacro, i mandanti sono Recep Tayyip Erdogan, il l partito dell’AKP e lo stato turco.
Noi come Ufficio D’Informazione del Kurdistan in Italia condanniamo questo massacro sanguinoso e porgiamo le nostre condoglianze alle famiglie dei martiri e a tutto il popolo del Kurdistan e della Turchia.
Ufficio di Informazione del Kurdistan in Italia