Nell’iniziativa del 29 settembre in ricordo del compagno Walter Rossi, assassinato per mano fascista il 30 settembre 1977, svoltasi a Roma presso la sede Millepiani Coworking alla Garbatella, è stata ufficialmente ratificata la nascita dell’Osservatorio sul fascismo a Roma.
Perché un Osservatorio sul fascismo a Roma?
I promotori di questo “Osservatorio” hanno motivato questa scelta/necessità partendo dalla constatazione che a 40 anni dall’assassinio del compagno Walter il fascismo è più che mai vegeto e impunito e quindi il miglior modo per ricordarlo nell’anniversario della sua morte è di farsi carico di un impegno antifascista permanente, da costruire e alimentare con le nuove generazioni di compagni/e.
Perché, come impone la Costituzione, le strade di Roma non devono essere percorse da cortei inneggianti al fascismo, con il tiepido contrasto degli organi di Polizia preposti alla repressione dei reati di apologia del fascismo. Roma, sede fisica delle istituzioni democratiche deputate al governo del paese non può trasformarsi nel palcoscenico dove spacciatori e pluripregiudicati sfilano impuniti ergendosi a difensori degli interessi dei cittadini.
Perché è in corso in Italia, e Roma non ne è esente, un processo di trasformazione della destra storica, da erede dei repubblichini e dei picchiatori anni ’70, ripetutamente sconfitti dalla storia e pertanto patetici e perdenti, in una destra dinamica, spudoratamente nazi-fascista, corroborata da legami internazionali che la rendono accattivante perché ricca e vincente nel contesto della crisi economica attuale.
Perché a differenza di altre grandi città italiane a Roma non esiste uno strumento democratico che monitora le attività della destra fascista e che ne denunci gli aspetti violenti e anticostituzionali.
Perchè per difendere i più deboli vittime della violenza razzista, sessista e omofoba …C’E’ BISOGNO DI ANTIFASCISMO.