Associazione culturale “La lotta continua”
Convegno cittadino in difesa della Resistenza:
incontro con storici e protagonisti
LA STORIA NEGATA
L’uso politico del revisionismo
Seconda edizione
in collaborazione con ANPI, ANED e CSOA Corto Circuito
con il patrocinio del X Municipio e della Provincia di Roma
Roma, 15 aprile 2011 – ore 16:30
Sala Consiliare del X Municipio – Comune di Roma – P.zza Cinecittà, 11
Dalle ore 16:00 all’inizio lavori proiezione di spezzoni del film NAZIROCK di Claudio Lazzaro
Ore 16:30 Saluti
Associazione culturale “La lotta continua”
Sandro Medici, Presidente del X Municipio
Apre i lavori: Presidente dell’ANPI Roma e Provincia : Revisionismo storico e ricorrenza del 25 Aprile
PRIMA PARTE
LA STORIA NEGATA
Ore 17:00 Introduce e modera, Aldo Pavia
Videointervista con Angelo Del Boca, L’uso politico del revisionismo (+ colonialismo Libia)
Nicola Tranfaglia, Resistenza e Costituzione sotto attacco
Brunello Mantelli, Gli schiavi di Hitler: la deportazione coatta dei lavoratori nella Germania Nazista
Conclude, Aldo Pavia, La lotta all’uso del politico del revisionismo, una mobilitazione a carattere permanente
Ore 18:15 Animazione teatrale
PARTE SECONDA
LA RESISTENZA POPOLARE AL NAZIFASCISMO NELLA CAPITALE
Ore 18,30 Tavola Rotonda
Introduce e modera Alessandro Portelli
Partecipano:
Amedeo Osti Guerrazzi La Resistenza a Roma
Sisto Quaranta,17 Aprile 1944-Il rastrellamento del Quadraro
Walter De Cesaris , Quadraro, il “ nido di vespe”
CSOA Corto Circuito, Politiche dell’attuale Amministrazione Capitolina nei confronti degli spazi autogestiti di aggregazione democratica
Associazione culturale “la lotta continua”, Un 25 aprile per rompere l’oblio: proposta dell’iniziativa in memoria dei Martiri della Pensione Oltremare
Conclude, Alessandro Portelli, La lotta all’uso del politico del revisionismo – Una mobilitazione a carattere permanente La storia orale e il Revisionismo
Ore 20:00 Chiusura dei lavori
LE PREMESSE AL CONVEGNO
L’associazione culturale “la lotta continua” avendo scelto di fare della intransigente difesa della Memoria un punto discriminante del proprio costituirsi, della propria attività di ricerca, di studio e documentazione e della conseguente attività di sensibilizzazione verso l’esterno, ha ritenuto opportuno avviare un progetto di mobilitazione permanente sui temi attinenti la difesa della Memoria dal Revisionismo Storico e dal suo uso politico.
Una scelta imposta dallo scenario politico generale, che non consente nessun abbassamento della guardia. Con un agonizzante governo Berlusconi, determinato a sopravvivere a prezzo delle più infami alleanze, disposto ad aprire la compagine governativa a quella Destra di Storace che conta tra i suoi esponenti più noti Adriano Tilgher, fondatore di Avanguardia Nazionale e nome ricorrente nelle indagini sulle trame eversive nere, Teodoro Buontempo, squadrista, animatore dei raid fascisti contro gli studenti democratici negli anni ’70 e ‘80.
Ma tutto questo, in fondo poco aggiunge al giudizio negativo su una maggioranza di governo costruita sul mercato dei parlamentari e costituita da faccendieri-ministri, avvocati del premier-ministri, escort – deputate ecc. … Toglie molto, invece in termini di coerenza, con i principi Democratici e Antifascisti ispiratori della Costituzione della Repubblica sottoposti ad attacchi costanti di chi ne vuole la sconfessione.
E’ perciò necessario reagire, raccogliendo l’esperienza dei protagonisti di quella grande stagione di coraggio e sacrifici che fu la Resistenza per trasmetterla alle giovani generazioni, aiutandole così ad identificare modelli di riferimento etici alternativi ai disvalori offerti dalla cultura e dalla politica odierne.
Con questo intento abbiamo promosso in collaborazione con ANPI, ANED e CSOA Corto Circuito la riedizione del Convegno sull’Uso politico del Revisionismo organizzato nel 2010 a Garbatella, estendendo il lavoro di ricerca alla deportazione coatta della forza lavoro nella Germania Nazista e proponendo ulteriori testimonianze dirette di chi nella periferia Sud della Capitale, combatté il Nazifascismo soffrendone in prima persona i patimenti.