È il 15 luglio del 1976 e sul quotidiano Lotta Continua, in seconda pagina, esce un articolo dal titolo “Fratelli, da questa Loggia si guarda soltanto a destra”.
L’articolo riguarda l’indagine per l’omicidio del magistrato Vittorio Occorsio, ucciso a raffiche di mitra dal fascista militante di Ordine Nuovo Pierluigi Concutelli nel quartiere Africano a Roma la mattina del 10 luglio 1976 mentre si recava in ufficio con la sua auto all’incrocio fra via Mogadiscio e via del Giuba, a poche decine di metri da casa sua .
Il Magistrato, nell’aprile del 1976, fu il primo a occuparsi della loggia massonica segreta denominata loggia P2 e a indagare sui rapporti tra terrorismo neofascista, massoneria e apparati deviati del Sifar.
L’articolo apparso su Lotta Continua fu uno dei primi, se non il primo, a denunciare il legame tra la loggia massonica generali golpisti, padroni neri ed assassini.
Pochi mesi prima, esattamente il 5 maggio del 1976, Lotta Continua aveva denunciato l’esistenza di una cellula fascista denominata “Drago Nero” composta da agenti di Pubblica Sicurezza in contatto con gli esecutori della strage del treno Italicus.
Lotta Continua del 5 maggio 1976
I nomi presenti nelle due inchieste si incroceranno in più circostanze, ma questo lo approfondiremo nella rubrica Accadde di Maggio