Il 6 settembre 1984, a Roma, nei giardini di Via Monte Caprino, vicino al Campidoglio, si consumano tre aggressioni. La zona è conosciuta come luogo di incontro di omosessuali e, già nel 1982, un uomo è stato ucciso a bastonate.
Il primo ad essere colpito, dopo le undici di sera, è Jesus Ruiz, un frate spagnolo, accoltellato da quattro assalitori che, dopo averlo colpito alla testa, al torace e alle gambe, lo derubano del portafogli.
Dopo pochi minuti, gli aggressori colpiscono con un bastone Paolo Sabatini, milanese, lo derubano dell’orologio e lo feriscono con diverse coltellate alle gambe.
Non è ancora scoccata la mezzanotte, quando vengono assaliti due turisti olandesi. Gerardius Michiel Romers muore in ospedale a causa di coltellate alla schiena e di un colpo di karate alla carotide. Franciscus Joannes Antonius Wolters riporta delle contusioni. L’arrivo di una volante provoca la fuga degli assalitori e i feriti sono trasportati all’ospedale.
Si calcola che a Roma, dal ’90 ad oggi, oltre una trentina di omicidi di persone omosessuali è ancora senza un colpevole.