Il 16 ottobre 1972 poco dopo le 22, Wael Abdel Zwaiter, intellettuale e dirigente palestinese con passaporto giordano, viene assassinato a Roma da un commando del Mossad mentre sta rientrando nel suo appartamento di Piazza Annibaliano, perchè l’intelligence israeliana lo ritiene vicino al gruppo Settembre Nero che ha compiuto l’attentato alle Olimpiadi di Monaco. Zwaiter sarà il primo di altre eliminazioni, Majed Abu Sharar nel 1981, Kamal Hussein e Nazih Matar nel 1982, sono questi i nomi di altri dirigenti palestinesi assassinati a Roma nel giro di dieci anni. Nei giorni successivi all’omicidio, nonostante, alcuni giornali israeliani affermarono che era stato “colpito l’uomo giusto” non sono mai emersi elementi rilevanti che potessero avvalorare il suo coinvolgimento nell’attentato di Monaco. Quanti l’avevano frequentato in vita lo hanno sempre ritenuto estraneo al gruppo Settembre Nero e lo ritenevano incapace di compiere azioni di quel genere, tra questi c’erano vari intellettuali di origine ebraica, tra cui Alberto Moravia, con il quale aveva compiuto un viaggio in Medio Oriente e che gli dedicò un epitaffio sulla rivista «L’Espresso». Wael Abdel Zwaiter è stato sepolto a Damasco, essendo stata impedita dalle autorità israeliane la sepoltura a Nablus. Il 17 dicembre del 1980 la Corte d’Assise di Roma condanna in contumacia alcuni agenti del Mossad per il suo omicidio.